San Precario e il reddito per tutti, ovvero sbraniamoci tra noi e accettiamo il capitalismo

600 euro per tutti al posto delle altre forme di “welfare attualmente esistenti in Italia come disoccupazione, cassa integrazione, mobilità. Eccola qua la proposta di San Precario per “il reddito di base incondizionato”. Una delle tante versioni in continuo aggiornamento dei vari redditi di cittadinanza, di sussistenza, eccetera. Ci dividiamo quello che abbiamo in parti uguali ed è un’idea bella, comunista e cristiana, se facciamo finta di non vedere che chi ha tutto può continuare a tenerselo. E’ unidea che per la verità hanno avuto tanti prima di San Precario e di Grillo e che viene presentata più o meno espicitamente così: ridurre diritti e garanzie dei lavoratori assunti per combattere la precarietà. Bell’affare dividere le fasce medio-basse in due blocchi, garantiti e precari, con i lavoratori a tempo indeterminato che se diventano precari peggio per loro perchè una volta sono stati garantiti. L’antagonismo e il conflitto rivolto tutto all’interno di questi due blocchi, che non sono neanche poi tanto distinti tra loro.
Il capitalismo attuale ce lo teniamo così com’è. Anzi, si abbassa pure il costo del lavoro: le aziende avranno la possibilità di offrire salari e stipendi più bassi, tanto c’è il reddito di base. Può essere un modo per rinvigorire questo moribondo capitalismo occidentale, che forse soppravviverà o forse verrà sostituito da un altro capitalismo, non necessariamente più buono. Di sicuro la precarietà non finirà mai più e gli unici ad avere un posto fisso a vita saranno i difensori dei precari. Ma il popolo cosa ci guadagna?

23 commenti

  1. …cara Letizia, è proprio la vecchia buona coscienza di classe che manca a questi giovani che non sono studiati e non dispongono dei nostri antichi e rozzi mezzi di analisi. Mai come oggi è vero l’antico richiamo: lavoratori di tutto il mondo unitevi!

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  2. O impari a leggere, oppure puoi limitarti a ripubblicare i comunicati stampa della CGIL, che notoriamente è stato un grande simbolo di lotta di classe negli ultimi 30 anni.
    Pietà

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  3. Cara Letizia,
    ma che cosa scrivi? Se tu ti informassi un minimo, ti renderesti conto che la proposta di reddito di base incondizionato di San Precario è assai diversa da quella che tu racconti! Prova a leggere qui:

    Fai clic per accedere a Q1-Welfare_metropolitano.pdf

    Scrivi: “La proposta viene presentata più o meno espicitamente così: ridurre diritti e garanzie dei lavoratori assunti per combattere la precarietà”. E dove l’hai letto? La nostra proposta è esattamente l’opposto: garantire un reddito incondizionato per ridurre il ricatto di un lavoro mal pagato e umiliante, salario minimo orario per combattere la rincorsa verso i basso (e la Camusso si è detta assolutamene contraria), riduzione delle tipologie contrattuali, sostituzione dei vari ammortizzatori sociali (oggi una giungla, iniqui, parziali, distorti e insufficienti – ma il sindacato si oppone altrimenti perde il proprio poteruncolo di controllo sui lavoratori).
    Non ti faccio il discorso che oggi lo sfruttamento deriva dal fatto che l’attività lavorativa e produttiva di valore è di gran lunga superiore a quella certificata e remunerata.E di conseguenza il reddito incondizionato è remunerazione di questa attività lavorativa non remunerata. Non ti faccio il discorso che la precarietà è una condizione strutturale, esistenziale, generale, che accomuna tutta la condizione lavorativa del presente (anche l’operaio a tempo indeterminato), ma viene soggettivamente percepita in modo differente e su questa differenza si crea il comando sul lavoro da parte delle imprese, spesso avallato dagli stessi sindacati. E che la proposta di reddito è fattore di ricomposizione del lavoro vivo di oggi.
    Questa è la nuova coscienza di classe, altro chè. Anche perchè il fordismo è morto e i sindacati attuali sono morti pure loro. Guarda il tuo, come gestisce il caso RIzzoli: prima scarica la ristrutturazzione sui precari, ora per salvare il Corriere scarica sui periodici, dopo aver pastettato con l’azienda. Vera coscienza di classe!
    Se l’informazione è ridotta a questo stato e si scrive di cose che non si capiscono, non mi meraviglia che l’Italia sia al 72° posto per qualità e libertà dell’informazione!

    Un abbraccio

    Andrea FUmagalli

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    • Grazie per la risposta Andrea, ma come saprai sono stata subissata di insulti da San Precario e dintorni. Ora ho un gran mal di testa e ti confesso che sono anche un po’ impressionata. Chiudo qua per adesso. A presto

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      • Cara Letizia, adesso vado a dormire che su strac.Altri San Precaristi mi hanno detto che hai avuto discussione accese su twitter. Sono sicuro che non abbiamo trasceso, ma conoscendo i compagni e le compagne, sono sicuro di di no……. La dialettica è l’arte del viver bene…

        Andrea

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  4. l’ultima frase del post è da morire dal ridere, dopo 15 anni di lavoro politico senza una lira, solo volontario, pagando spesso le spese di tasca propria. se mi danno un posto fisso grazie all’attività con san precario accendo un cero al santo e uno alla madonna

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  5. Scusa ma hai letto veramente il post sul fatto o cosa? Che tristezza . Lo scopo del reddito di cittadinanza semmai è quello di infrangere ed allentare la lotta tra poveri e la divisione tra c.d. garanti (ammesso che oggi in italia esistano ancora) e precari. La divisione (conseguenza anche dell’incapacità dei sindacati e dello loro scelte miopi – CGIL in primis) è proprio alimentata dagli attuali ammortizzatori sociali che escludono una fetta sempre maggiore di lavoratori.

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  6. Santa Letizia Mosca usa parole molto gentili per stigmatizzare l’ennesima operazione da mosca cocchiera dei postoperaisti, sempre più velleitari e ridicoli. Santa proprio per la gentilezza che usa.
    Dategli qualche soldo, ai sanprecari, fategli aprire una quai agenzia di riqualificazione, o di orientamento, o di informazioni, un cognitariamento di qualche genere. Whatever. Per favore.
    —-
    come mai si fa strada la proposta di salario di sopravvivenza? Forse per eliminare cassa integrazione e ammortizzatori sociali vari, e arrivare alla libertà di licenziamento anche dove non c’è?
    Manno’, forse è perchè le lotte del cognitariato stanno mettendo in ginocchio uno Stato grasso e pieno di soldi da redistribuire

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    • Cara Letizia,
      non te la prendere. MI ha molto stupito che una persona esperta come te potesse cadere in una disinformazione così grande!

      Andrea

      P.S. Comunque ci sono stati solo due commenti contrari di aLe e Massimo (è il nostro avvocato). Beh, se scrivi che “Di sicuro la precarietà non finirà mai più e gli unici ad avere un posto fisso a vita saranno i difensori dei precari”, non puoi aspettare reazioni diverse (tra l’altro anche “polite”). Questa frase l’ho trovata, personalmene, più insultante delle risposte.

      Ho la sensazione che l’obiettivo di questo post sia un altro,…. anche alla luce del delirio di tal giovanni …

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      • Andrea, ma insomma!
        In un commento esordisci con “se tu ti informassi un minimo” e in un altro scrivi “una persona esperta come te”: deciditi. Se vuoi parlare seriamente del tema in questione fallo se no lascia perdere le battute perchè servono solo a farci perdere il punto della questione. Ed evita anche penose frecciatine maschiliste, che qualcuno dovrebbe vietarti di fare almeno in osservanza alla giornata internazionale della donna ( non te l’ho detto prima perchè speravo che poi ci ripensavi e negli altri post ti saresti scusato) .
        Che cosa significa che l’obiettivo del mio post è un altro? Ti sembra che sia utile rispondere con allusioni a una critica, anche dura, sul reddito ?
        Se credi che Giovanni deliri lascialo perdere. Invece, se vuoi rispondere a quello che dice rispondigli, non formalizzarti per il suo tono provocatorio.

        Sul mio sindacato, quello dei giornalisti, cosa devo dire. E cosa c’entra in questa discussione. Non ricordo di averlo mai difeso, nè credo che sia difendibile, ma pago la tessera, faccio gli scioperi anche quando non sono d’accordo, le battaglie interne ed esterne. Insomma, è l’unico sindacato che ho anche se ne ho ricevuto solo danni, a partire dal contratto nazionale del mio settore. Però tu hai fatto l’esempio più sbagliato parlando di caso Rizzoli (immagino volessi dire Rcs) se c’è una cosa lì su cui il sindacato dei giornalisti tiene è proprio la tutela dei precari. Prova a informarti, hanno anche la rappresentanza

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  7. è vero che la proposta di sanprecario rimane all’interno della cornice capitalistica. ma tanto quanto i sindacati tradizionali: entrambi cercano di contrattare strumenti che rendano meno disumano il capitalismo, e si differenziano per i metodi.

    è falso che si tratti di una ridistribuzione tra poveri a somma zero, perché propongono di aumentare sensibilmente il totale degli ammortizzatori sociali tramite tassazione progressiva e delle rendite.
    poi è vero che oggi la spesa pubblica per gli ammortizzatori sociali è divisa in modo ingiusto, e che qualcuno avrebbe da perderci se questa proposta venisse attuata.

    i lavoratori “delle fasce medio-basse” sono già divisi tra garantiti e precari, con i primi trattati meglio sia quando lavorano che quando perdono il lavoro. e tendenzialmente in estinzione. il che significa che anche le loro tutele si applicano ad una parte sempre più piccola dei lavoratori, e quindi viene eroso anche il loro valore simbolico calmierante. strategicamente, è sensata l’idea di pensare uno strumento che si applichi a tutti a prescindere dalla tipologia contrattuale e anche dal fatto che un* lavori oppure no.

    è falso che spinga al ribasso dei salari, visto che invece propongono un salario minimo.

    questo non è il conflitto contro il capitalismo. ma è uno spuntargli le unghie preferibile alla situazione attuale. è riconoscere che la qualità del lavoro deve essere un criterio di scelta.
    ma è anche aprire spazio per scelte di vita che per scelta non prevedano il lavoro retribuito, e questo non è poco, soprattutto se un* cerca il conflitto con il capitalismo.

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    • Sul primo punto siamo d’accordo. Sull’efficacia o meno delle azioni dei sindacati, soprattutto negli ultimi 25 anni, per rendere meno disumano il capitalismo ci sarebbe da discutere, e forse non pensiamo cose diverse.
      Soprattutto sono d’accordo con te che “questo non è il conflitto contro il capitalismo”. Ed è questo il punto. Senza conflitto temo che non si lascerà spuntare le unghie da noi, a meno che non ne abbia un buon tornaconto.

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      • quel poco che ricordo:
        sul termine “conflitto” c’era conclusione: nessuno qui ha una prospettiva rivoluzionaria, il sindacalismo tradizionale e quello precario sono entrambi approcci riformisti, ma entrambi prevedono una dose di conflitto per ottenere i loro obiettivi.

        i lavoratori sono già divisi tra garantiti e precari, i garantiti sono trattati meglio sia quando lavorano che quando lo perdono, ma sono una categoria in riduzione, e questo toglie impatto alle loro garanzie.
        poi è vero che redistribuendo in modo più razionale gli ammortizzatori sociali qualcuno avrebbe da perderci.

        di sanprecario apprezzo che rivendica il reddito invece che il lavoro, ovvero riconosce che il sistema economico richiede molto meno lavoro di quanto ce ne sia sul mercato, ma ha bisogno dei consumi di tutti per girare. questa prospettiva demenziale apre a forme di supersfruttamento ingiustificate, rispetto alle quali il reddito garantito universale è un buon calmiere.

        anche per questo, trovavo le tue critiche alla loro proposta di reddito garantito ingenerose e fuori bersaglio. e mi chiedevo la ragione di questo accanimento. sospettando che ti aspettassi da loro qualcosa che non sono.

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      • Quello che non vedo è proprio quello che tu chiami “conflitto necessario” per ottenere gli obiettivi. E in questi ultimi vent’anni di movimenti per cause sacrosante che sono nati e si sono sgonfiati, proprio per la mancanza di conflitto, ne abbiamo visti tanti. Anzi, l’unico movimento vero che nessuno riesce a sdraricare è quello Notav, proprio perchè basato su un conflitto vero.
        Parlare di mio accanimento mi pare esagerato, ho fatto solo un post, anche se duro.
        Non mi aspetto dai precari qualcosa che non sono, però è vero che io sono abbastanza critica sulla situazione attuale. Le rivendicazioni dei precari , grazie soprattutto a Sanprecario, avevano aperto dieci anni fa un processo culturale nuovo in questo paese, basato anche sull’identità del precariato e sul riconoscersi tra eguali. Adesso la situazione è molto diversa. Sul resto credo che bisognerà discurete dal vivo, come ha proposto San Precario

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  8. questo è un argomento sensato: in italia non c’è conflitto, perché?
    ma non riguarda in particolare sanprecario, né i rapporti sindacali. si estende alla rappresentanza politica e anche alle cose che accadono fuori dalla gabbia della rappresentanza.

    nel post invece avevi attaccato la proposta sul reddito garantito. anzi, avevi attaccato una parodia di quella proposta, come ti hanno fatto notare in diversi nei commenti. questa è cattiva retorica e serve solo ad offendere chi si prende sul serio nell’attività politica che fa.

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  9. Cara Letizia, sembra proprio a Canale5?

    che tu abbia ragione ma, è solo un punto di vista , molto ampio purtroppo privo di esperienza e di umanità, così come di un minimo di equilibrio, visto che l’epoca della perfezione non è ancora arrivata…

    Cosa che faceva esclamare a Gramsci:”la rivoluzione è lunga e difficile da preparare e Noi abbiamo un maledetto bisogno di una riforma quì e ora.

    Vedi ci possono essere dei risvolti sul piano della moralità, perchè infatti, tu lavori a Radio Popolare e non alla RAI o a Canale 5?

    Eppure, Noi che mangiamo alla Mensa dei Poveri della Caritas, cioè chiusi in un lager per innocenti per tutta la vita, Noi che facciamo l’elemosina davanti alla chiesa, vediamo rifiutarci anche solo un intervento a Radio Popolare di Taranto, come – Comitato dei Poveri-; oh solo l’onore di registrare un evento epocale e geografico, un Comitato “dei”…

    E non gli infiniti “per”…

    Questo perchè chi comanda ha detto no!

    E Radio popolare obbedisce sennò, tutti davanti alla chiesa, questo è il punto!

    Certo il Reddito Minimo Garantito non è l’ultimo passo forse, il primo mezzo ma io ho fame eppure voglio gridare dai tettti il cavolo che mi pare, magari con volantini comprati col…

    Mensile.

    Piuttosto da sereni e onesti socialisti, dovremmo tutti assumerci il compito di risolvere la questione relativa ad una – Teoria dello Stato – rimasto incompiuto da parte di Marx mai elaborato a sufficienza sia in Russia che in Cina o altrove.

    Grazie per l’ospitalità, data a colui che vinse la – Battaglia contro la Centrale Nucleare di Avetrana – e che di conseguenza sarà disoccupato in eterno grazie anche alla trasformazione in delinquente comune, visto che il – Fascismo – senza andar mai via, ha raggiunto ormai una penetrazione culturale così profonda da ottenere tutto questo, attraverso comune procedure organizzate da comuni funzionari, che operano in routine…

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  10. Scusatemi, nell’incipit del brano precedente, al primo rigo è venuto scritto – Canale 5 – è un errore di battitura e rotella…

    Basta non considerarlo.

    Grazie e mi scuso ancora.

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